Trentadue anni fa, a soli 57 giorni da Capaci, un altro brutale attentato avrebbe sconvolto la nazione: l’uccisione del giudice Paolo Borsellino (amico di Falcone e suo più stretto collaboratore nelle inchieste antimafia) e degli agenti di scorta Catalano, Cosina, Loi, Traina e Li Muli.
I due magistrati avevano fotografato e smascherato per la prima volta i volti emblematici della Mafia, i meccanismi e le ramificazioni dell’organizzazione criminale.
Il termine “eroi”, spesso retorico e roboante, in questo caso è l’unico giusto per definirli.
Riano ne consegnerà l’eterna memoria alla comunità tutta, intitolando Largo Monte Chiara ad entrambi.