L'unica via che metteva in comunicazione le due vie consolari era la via CAMPANA VETUS. Aveva inizio dalla via Tiberina presso Pontestorto, attraversava la Valle Perina, giungeva a Santa Pace continuava per quella che oggi si chiama via Chiarano e a Fontan dei martiri, saliva il Colle San Sebastiano, unendosi alla via Flaminia. A testimoniare l'esistenza di questa via, sotto il ponte di Santa Pace vi sono ancora le pietre di selce poste dai Romani affinché le acque del torrente non rovinassero la via, altre pietre sono state rinvenute anche nella salita di San Sebastiano, in territorio di Castelnuovo, prima di incrociare la via Flaminia. Quando nel Medioevo fu edificato il castello, intorno ad esso si radunò un certo numero di abitanti, che avvertì l'esigenza di una via più comoda e diretta, fu così che si decise di aprire la strada che, partendo dalla località Osteriola sulla Flaminia, ripercorreva un preesistente camminamento che inoltrandosi nel bosco conduceva al villaggio posto sul colle Rosta. Questa via chiamata, Provinciale, saliva sul colle San Giorgio e dopo il cimitero, per mezzo di un profondo taglio nella roccia scendeva al paiano della attuale via Dante Alighieri. Giunta al Fontanone prendeva via delle cantinacce, in fondo alla quale si trovava via Campana Vetus. Nel 1847-48 questa via fu corretta ed è l'attuale che ha inizio a via Flaminia e si unisce al via Tiberina.