18 settembre 2022 - “Du’ ova de fettuccine”

Data di pubblicazione:
12 Settembre 2022
18 settembre 2022 - “Du’ ova de fettuccine”

Tra le attività principali del Centro Distrettuale per l’Affidamento Familiare del Consorzio Valle del Tevere c’è l’organizzazione annuale delle Campagne di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza: per l’annualità 2022-2023 la Campagna ha il titolo “Ascoltare i Bambini e i Ragazzi”, pensata per sottolineare e far capire l’importanza dell’ascolto delle loro aspettative, esigenze, preoccupazioni, dubbi e ansie che si manifestano quando viene fatta loro la proposta di andare a vivere con un’altra famiglia.

Evidenziare il punto di vista dei bambini e dei ragazzi.

Specialmente per gli operatori  non è sempre facile e a volte viene messo in secondo piano pensando erroneamente che bambini e ragazzi non siano capaci di contribuire all’individuazione delle migliori strategie per il raggiungimento del loro benessere. Invece spesso hanno le idee molto più chiare di quelle di noi adulti.

Lo spettacolo teatrale che presentiamo oggi è stato scritto, pensato e realizzato dalla Compagnia Teatrale Atto I°, sulla base di un’attenta analisi e ricognizione delle difficoltà a cui si va incontro quando si affronta l’esperienza dell’Affidamento Familiare; con una grande sensibilità hanno saputo rendere leggero, divertente e allegro un argomento che ha, tuttavia, alla base il senso del dramma dei bambini e delle loro famiglie quando si trovano in situazione di vulnerabilità.

Si vuole così stimolare anche la riflessione su cosa si può fare per essere attivamente partecipi nella propria comunità, per essere solidali con i bambini e le famiglie, per aiutare a rompere il circolo dello svantaggio sociale.

Perché se si vogliono veramente ascoltare i bisogni dei bambini e dei ragazzi è necessario creare una rete che vede collaborare insieme i servizi pubblici e le famiglie o persone singole, solidali,della comunità, una rete che sia generativa di crescita, protezione, alleanze, fondate su relazioni benevole e non giudicanti, capaci di portare buon nutrimento, fisico, educativo, culturale, sociale e psicologico alle famiglie e ai bambini.

Affidamento familiare: tutto quello che dovresti sapere 

Spesso confuso con l’adozione, l’Affidamento Familiare è un istituto giuridico a sostegno delle famiglie, supera la logica del controllo o della sanzione, offrendo alla famiglia del bambino una seconda possibilità per esercitare i suoi diritti e le sue responsabilità così da prevenire l’allontanamento. L’affidamento riguarda i bambini e i ragazzi fino ai 18 anni, di nazionalità italiana o straniera, che hanno vissuto delle gravi problematicità nella propria famiglia: negligenza, rifiuto, maltrattamenti fisici e/o psicologici, isolamento sociale, culturale, etc. In questo contesto la famiglia affidataria si configura come una famiglia in più che non sostituisce in nessun modo la famiglia dei bambini bensì si preoccupa di realizzare il supremo interesse del bambino, principio su cui si fonda l’affidamento familiare. Per diventare affidatari non è necessario possedere specifici requisiti oggettivi, non si guarda all’età, al reddito o all’istruzione: è tuttavia necessario avere la capacità e la volontà di accogliere il bambino, di accompagnarlo e sostenerlo nel suo percorso di crescita. Le famiglie, le coppie o anche persone singole, conosciute dai Servizi Sociali, possono diventare la famiglia in più del bambino accolto assicurandone il mantenimento, l’educazione e l’istruzione, provvedendo alla cura delle relazioni affettive e alle necessità di ordine sanitario. Compito fondamentale della famiglia affidataria è saper rispettare e accettare la famiglia del bambino mantenendo rapporti con essa e favorendo con la sua azione il rientro del bambino nella sua famiglia. Gli affidatari ricevono sostegni economici per i bambini accolti e partecipano alle attività di formazione e sostegno predisposte dal Centro Distrettuale per l’Affidamento Familiare. L’affidamento familiare si fonda su una visione positiva delle possibilità di cambiamento delle persone e in particolare dei bambini, il cambiamento in questa ottica è donare la possibilità di cambiare in meglio, dando la possibilità di migliorare.

L’affidamento è un ponte per crescere se vuoi percorrerlo insieme al Centro chiama Marilena Santangeli e Silvia D’Andrea al 335426507. Ricorda: il servizio non cerca la famiglia affidataria giusta, ma la famiglia affidataria idonea per quel determinato bambino, potresti essere tu.

Ultimo aggiornamento

Mercoledi 21 Febbraio 2024